Tuscany Fimba, si chiude un sogno durato 10 giorni

da lagazzettadipistoia.it di Filippo Palazzoni

Il commiato a quella che è stata l’esperienza Tuscany Fimba 2017 è arrivato con la conferenza stampa di questa mattina nella sala consiliare del municipio di Montecatini Terme. Il sindaco Giuseppe Bellandi e l’assessore al turismo Alessandra De Paola hanno incontrato tutti i rappresentanti di enti pubblici, associazioni di categoria, società sportive ed aziende che hanno contribuito a realizzare l’evento dell’anno a Montecatini e dintorni, consegnando targhe e attestati di riconoscimento anche alle associazioni di volontariato che hanno prestato assistenza in ognuno dei dieci giorni del mondiale come Misericordia, ANPAS e Croce Rossa, a UISP e FIP Toscana che hanno fornito gli arbitri per la competizione e alle società cestistiche della Valdinievole che hanno collaborato con l’organizzazione durante le singole partite.

Ogni comparto della macchina organizzativa si è ritrovato questa mattina nel palazzo comunale di Viale Verdi 46 per darsi un un ideale “cinque”. Sì, missione compiuta. Montecatini, la Valdinievole, le province di Pistoia e Lucca possono dire di avercela fatta: la percezione che atleti ed addetti ai lavori hanno avuto della manifestazione è stata eccellente e la ricaduta economica sul territorio è stata notevole. Tocca a Massimo Giusfredi, presidente di APAM, snocciolare i numeri forniti direttamente dall’Osservatorio Nazionale sul Turismo: nei dieci giorni del mondiale si sono fatte registrare un totale di 55mila presenze a Montecatini, circa il cinque per cento di quelle riscontrabili in un anno nella città termale, che hanno generato ricavi per 6.500.000 euro, 2.400.000 euro per il comparto alberghiero, 330mila euro per il settore trasporti e 3.780.000 euro come spesa in bar, ristoranti ed esercizi commerciali, ai quali vanno aggiunti 75mila euro di importo fra riscossione delle tasse di soggiorno e prenotazione di bus turistici per le varie escursioni programmate.

Non va sottovalutato nemmeno il volume di lavoro che l’organizzazione ha creato contattando più di 40 aziende locali, per un giro d’affari di 500mila euro. Tutto ciò a fronte di una spesa pubblica decisamente contenuta, corrispondente a circa il 15 per cento dei costi complessivi dell’evento, il quale da un punto di vista organizzativo è stato sorretto anche dai più di cento volontari impiegati a supporto degli eventi collaterali previsti dal programma.

Tuttavia la più grande ricchezza che questi Mondiali FIMBA 2017 hanno lasciato in dote la si scorge negli sguardi stanchi ma soddisfatti degli operatori, ritrovatisi l’uno accanto all’altro dopo aver vissuto gomito a gomito dieci giorni frenetici ma pieni di significato, consapevoli di aver regalato ed essersi regalati un’esperienza probabilmente irripetibile: “C’era un po’ di ansia da prestazione in tutti noi, dopo aver visto l’ambiente e l’organizzazione presente ad Orlando due anni fa: organizzare e portare avanti una manifestazione da mille partite in dieci giorni non è semplice ma tutto è andato per il meglio – spiega Alessandra De Paola –  Merito di comuni e province che hanno saputo fare squadra e lavorare con un obiettivo comune, merito degli sponsor, merito di tutte le associazioni che hanno prestato il loro servizio, merito di chi a giugno e luglio ha lavorato 12 ore al giorno affinchè tutto funzionasse alla perfezione”.

E tutto ha funzionato a dovere, il sogno di Mario Boni di vedere la rassegna iridata di maxibasket nella sua città d’adozione si è realizzato: “Vedere la cosa nascere e svilupparsi attraverso l’organizzazione e il lavoro di tante persone è stata una sensazione incredibile e me la sono goduta giorno dopo giorno – spiega il neo campiona del mondo over 50, intervenuto alla conferenza – Dal 30 giugno al 9 luglio mi sono concentrato soprattutto sul prodotto finale, ovvero sulla mie prestazioni in campo, ma oltre alla medaglia d’oro la gioia più grande è stata vedere che non mi sbagliavo: Montecatini, ancora una volta, si è fatta trovare pronta”.

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